Cappe: elettrodomestici indispensabili in ogni cucina, ma anche oggetti di design unici e di grande gusto estetico. Ecco una mini guida alle varie tipologie tra le quali scegliere.
A isola, ad incasso, ad angolo, a parete: queste sono solo alcune delle tipologie di cappe da cucina in circolazione. La cappa da cucina è un oggetto che aspira i fumi e gli odori nella nostra cucina. Si tratta di un elettrodomestico obbligatorio, infatti per legge se si possiede un piano cottura a gas o elettrico bisogna dotarsi anche di una cappa.
Al di là della funzione pratica di aspirazione dei fumi e degli odori di cottura, le cappe sono diventate di diritto dei veri e propri complementi di arredo, oggetti di interior design unici ed insostituibili. Costruiti con materiali pregiati (acciaio e vetro) hanno anche lo scopo di abbellire uno degli ambienti della casa in cui si trascorre più tempo: la cucina. Arredare casa con gli elettrodomestici da oggi si può, anche grazie alle cappe di ultima generazione.
Caratteristiche e funzionamento

La cappa deve avere larghezza uguale o superiore al piano cottura, ma non inferiore. La larghezza varia in genere tra 60 e 120 cm, ma esistono anche modelli più piccoli o più grandi rispetto a questo misure. L’altezza è invece variabile, dipende dalla lunghezza del condotto per l’evacuazione dei fumi e può oscillare tra una misura minima e una massima.
La scelta della potenza di aspirazione della cappa (portata d’aria) dipende generalmente dalle dimensioni della cucina e dal modo di cucinare. La portata d’aria viene espressa in metri cubi/ora (m3/h), e rappresenta la quantità d’aria che la cappa è in grado di aspirare alla sua massima velocità.
Cappa filtrante o aspirante
La cappa in cucina deve essere obbligatoriamente installata quando è presente un piano cottura a gas o a induzione. È necessario scegliere il modello cappa aspirante, in grado cioè di espellere all’esterno fumi e residui di combustione attraverso un’apposita canna fumaria.
Solo nel caso non sia possibile realizzare il condotto di evacuazione, si può ricorrere a una cappa filtrante, o a ricircolo, abbinata a un elettroventilatore. Questi modelli non espellono all’esterno l’aria aspirata, ma la purificano grazie a speciali filtri e la immettono di nuovo nell’ambiente. Tutte le cappe sono aspiranti, ma possono essere riconvertite in modo da poter svolgere anche la funzione filtrante. Le cappe filtranti, inoltre, necessitano di una manutenzione periodica, ovvero il lavaggio o la sostituzione dei filtri per gli odori e i grassi.
Tipologie di cappe da cucina

Per quanto concerne la tipologia di installazione, esistono diverse opzioni possibili, che variano a seconda del gusto personale e del tipo di cucina in cui deve essere inserita la cappa.
A parete
La cucina è posizionata contro la parete con il piano cottura in adiacenza al muro. cappa da installare a parete. Il modello a parete, chiamato anche a camino per la sua forma: un’alternativa elegante, spesso in acciaio inossidabile, installabile su una parete completamente libera o tra un pensile e l’altro sopra il piano cottura, quindi con un impatto visivo importante.
A isola
La cucina è posizionata al centro della stanza con il piano cottura distante dal muro. Si tratta di una cappa da installare a soffitto. Se si cerca una cappa moderna e originale, che si faccia notare per estetica e design in una cucina di grandi dimensioni, ecco che la tendenza del momento è di prediligere la tipologia di cappa sospesa o cappa a isola, che viene ancorata al soffitto – da cui pende come un lampadario – sopra l’unità cottura posta al centro della stanza.
Ad angolo
La cucina è sviluppata tra due pareti della stanza e il piano cottura è posizionato a ridosso dell’angolo. Si tratta di una cappa da installare tra le pareti adiacenti, dalla caratteristica forma a caminetto. Ideale in contesti di arredo classici, ma riadattabile anche in contesti più moderni utilizzando soprattutto l’acciaio come materiale.
A incasso
Il piano cottura è posizionato sotto un pensile. cappa da installare all’interno del pensile. Questo modello viene anche chiamato cappa sottopensile, a scomparsa nascoste da un’anta del mobile della cucina, e i modelli completamente a vista o semi-integrati. Molto amata, la cappa sottopensile garantisce ottimi risultati di aspirazione e vince in quanto a praticità, anche dal punto di vista della pulizia, soprattutto nelle cucine di piccole dimensioni dove ci sono pochi pensili a disposizione.
Installazione e manutenzione

Il perfetto funzionamento della cappa è assicurato da una corretta installazione, garantita da personale specializzato. E’ opportuno verificare che l’azienda offra tale servizio. Il montaggio e la manutenzione variano in base alle due tipologie di cappa: aspirante e filtrante.
La manutenzione dipende dal tipo di filtri utilizzati nella cappa, i quali potranno essere ai carboni e metallici. I filtri a carboni dovranno essere sostituiti una volta ogni tre mesi, per assicurarsi il corretto funzionamento dell’elettrodomestico. Mentre per i filtri metallici si puliscono manualmente con detergenti specifici ogni 60 giorni.
Se restano dei cattivi odori dopo aver cucinato, o se la fiamma del fornello sembra aspirata dalla ventola, vuol dire che qualcosa non va; forse i filtri, giunti a saturazione, vanno sostituiti, oppure occorre ricontrollare la posizione corretta della cappa e l’uso che ne facciamo. Infatti, questo elettrodomestico deve essere acceso mentre si cucina e spento 5-10 minuti dopo aver finito di armeggiare tra i fornelli.
E voi quale tipologia di cappa avete scelto per la vostra casa? Raccontateci le vostre esperienze e come vi state trovando con i modelli scelti.
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